Dopo Berlinguer Almirante?

Dopo Berlinguer Almirante?

di Claudio Baccarin

«Oggi, con l’ultimo atto formale di deposito cartaceo e protocollo al ministero, dopo che ieri è stata presentata on line la domanda, è stata formalizzata la richiesta di emissione del francobollo per il centenario della nascita di Giorgio Almirante. Siamo in attesa delle valutazioni grafiche (e politiche) che prenderanno i dirigenti addetti nelle commissioni di ordinanza». Così l’11 giugno 2014, data di emissione del francobollo commemorativo al trentennale della scomparsa di Enrico Berlinguer, Alfio Di Marco, creativo e responsabile Propaganda del Msi-Destra sociale, ha dato notizia sul sito www.destrasociale.eu dell’inoltro al ministero dello Sviluppo economico dell’istanza per un francobollo dedicato a Giorgio Almirante, già segretario nazionale del Movimento sociale italiano, nato a Salsomaggiore il 27 giugno 1914. «Mi aspetto una risposta positiva – ha aggiunto Di Marco, sul sito www.atuttadestra.net – visto che ultimamente è stato emesso un francobollo di Berlinguer nell’anniversario del suo trentennale. Avrei bisogno del massimo supporto da tutti per allegarlo come motivazione sociale». Il 14 giugno, quando la notizia ha cominciato a circolare in rete, al Giornale d’Italia, testata diretta da Francesco Storace, segretario di La Destra, Di Marco ha spiegato: «Sono andato di persona alla sede del ministero e ho consegnato la proposta, con tanto di bozzetto celebrativo di Giorgio Almirante.francobollo_Almirante Al ministero hanno accettato la mia richiesta, regolarmente protocollata, per cui ora sono in attesa di comunicazioni». Impossibile, dati i tempi strettissimi, rispettare la scadenza del 27 giugno, ma l’istanza dovrebbe essere sul tavolo della prossima Consulta. «Giorgio Almirante – puntualizza Di Marco, già candidato della Fiamma Tricolore alle Europee del 2909 – è stato un uomo unanimemente apprezzato anche dalla sinistra, per i suoi valori e per la sua passione politica». Ma la richiesta di Di Marco è la risposta della Destra all’emissione per Berlinguer, avvenuta l’11 giugno? «Dedicare un francobollo anche a Giorgio Almirante – spiega il proponente – non vuole suonare come un’operazione di par condicio fine a se stessa e neanche di risarcimento, visto che al leader missino Roma non ha ancora dedicato una strada. Vuole piuttosto essere un riconoscimento alla figura di un grande politico italiano. Il fatto di andare alle poste o in tabaccheria e di trovare, uno accanto all’altro, un francobollo di Almirante e uno di Berlinguer, può significare anche un momento altamente simbolico di ulteriore dialogo e di confronto». Ma chi fu Giorgio Almirante? Nato in una famiglia di attori, compiuti gli studi classici al liceo Gioberti di Torino, si trasferì a Roma iniziò a lavorare come giornalista nella redazione del Tevere. Dopo l’8 settembre 1943 aderì alla Repubblica sociale italiana arruolandosi nella Guardia nazionale repubblicana. In clandestinità dal 25 aprile al settembre 1946, trovò rifugio presso un amico di famiglia ebreo, Emanuele Levi, che era stato a sua volta salvato da Almirante durante la guerra. Il 26 dicembre 1946 partecipò a Roma alla riunione costitutiva del Movimento sociale italiano, di cui divenne segretario nel 1947. Incarico che mantenne fino al 1950, per poi riassumerlo nel 1969. Parlamentare dalla prima alla decima legislatura. Nel giugno del 1984, insieme a Pino Romualdi, si recò, a sorpresa, a rendere omaggio a Enrico Berlinguer nella camera ardente allestita nella sede del Pci di via delle Botteghe oscure. Nel 1987 lasciò la segreteria del partito nelle mani di Gianfranco Fini. Si spense il 22 maggio 1988. Alle sue esequie partecipò anche Nilde Iotti, esponente del Pci, allora presidente della Camera dei deputati. Almirante è sepolto a Roma nel cimitero del Verano.

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