K2, una vetta per due un francobollo per 160
di Marco De Mattei
Una delle più eroiche imprese alpinistiche italiane, la conquista della seconda montagna più alta del mondo (ma forse la più difficile da scalare), è stata offuscata da polemiche che non si sono estinte neppure ora che i principali protagonisti sono mancati. La sera del 31 luglio 1954 Achille Compagnoni e Lino Lacedelli piantavano nel ghiaccio degli 8.611 metri di quota del K2 la piccozza con le bandiere italiane e pachistana. Nella fase finale dell’attacco alla vetta Walter Bonatti aveva assicurato ai due compagni l’approvvigionamento delle bombole d’ossigeno, senza che, al ritorno in patria, il suo ruolo venisse adeguatamente riconosciuto. Da qui ostilità fra i membri della spedizione, combattute a suon di interviste, pubblicazioni e smentite. Le controversie alpinistiche non furono le uniche. Il 5 marzo 1955 una riunione del Consiglio dei ministri approvò l’emissione di un francobollo da 25 lire (autorizzato il 21 giugno da decreto presidenziale) per celebrare il successo della scalata. Furono preparate due prove montate su cartoncino, con la via verso la vetta e l’indicazione K2 in rosa, e altre 160 (attualmente note), di colore verde scuro, non dentellate, provenienti da quattro fogli da 40, stampate su carta filigranata a stelle . Ma l’iniziativa filatelica non fu coronata dall’ufficializzazione e quelle prove rimasero dei non emessi, quotati oltre 40 mila euro (catalogo Bolaffi Italia 874). Ignoti i motivi della decisione. In un’intervista pubblicata nel 2004 (IC 7-8.04 p. 47) Lacedelli ipotizzò l’avversione del capospedizione Ardito Desio, il quale sul bozzetto avrebbe voluto la rappresentazione degli uomini che avevano compiuto l’impresa. Secondo altre fonti, l’emissione fu abortita perché il tracciato del percorso non sarebbe stato corrispondente alla via seguita. Infine, si disse, era stato ritenuto inopportuno l’accostamento dell’emblema della Repubblica italiana alla mezzaluna pachistana. Forse più di tutto pesarono le polemiche fra Desio, Compagnoni e Bonatti. Fatto più unico che raro, il francobollo messo in programma non uscì e “bucò” la notizia. Fu invece fedele cronista storico il Pakistan, che nel 1954 celebrò la conquista del Chogori – come il K2 è chiamato in lingua locale – con un bel francobollo da 2 anna, quotato una quarantina di euro . L’Italia rimediò, cinquanta anni dopo, con l’emissione di un esemplare illustrato dal manifesto approntato nel 1954 dalla sezione di Milano del Club alpino italiano: uscì il 31 luglio e padrini della cerimonia di presentazione furono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli (assente invece Bonatti). Tirato in 3,5 milioni di esemplari (catalogo Bolaffi 2892), è acquistabile per pochi euro