Anna Maria Luisa de’ Medici
Ricorrenza: 270° anniversario della morte; Valore facciale: € 3,60 (porto per raccomandata nazionale entro 20 gr); tiratura: 2,8 milioni; composizione del foglio: 45 esemplari; dentellatura: 11; bozzettista: a cura dell’Istituto Poligrafico, da un dipinto di Antonio Franchi; tipo di stampa: rotocalcografia, su carta autoadesiva, in cinque colori.
Domanda banale: chi era costei?
Chi possiede un computer – e ormai sono pochi a non averlo – basta che digiti le 22 lettere e il relativo apostrofo per avere tutte le necessarie informazioni su questa scalognata signora, ultima rappresentante della linea primogenita della grande casata fiorentina. La quale, Anna Maria Luisa, seppe però riscattare la sua grama (anche se agiata) esistenza con il cosiddetto Patto di famiglia che fece firmare ai suoi successori alla guida della Toscana: i Lorena accettarono infatti di non fare uscire dal Granducato «Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose», il che impedì la dispersione di un patrimonio artistico e culturale unico al mondo. E forse proprio per questo, il suo semplice ritratto realizzato verso il 1690 da Antonio Franchi e conservato a Palazzo Pitti, con la ricca cornice d’epoca, forse è il più idoneo tributo alla sua intelligenza. Molto meno a quella dei suoi promotori, visto che l’unica ragione della celebrazione, più che le date di nascita e di morte della povera Anna Maria Luisa, era la firma di quel “patto”, avvenuta nel 1737: ma il 275º anniversario si era avuto nel 2012.
Voto : 7