Alcune curiosità sul Gronchi rosa
√ I Gronchi rosa stampati furono 2 milioni; agli uffici postali ne vennero venduti 79.455, dei quali 10.160 furono successivamente ricoperti. Di esemplari nuovi ne esistono quindi poco più di 69 mila.
√ Il Gronchi rosa è il francobollo italiano con la più effimera vita postale: un solo giorno. È anche l’unico caso al mondo di francobollo emesso da un’amministrazione postale, ritirato dalla vendita e ricoperto con un altro francobollo sulle lettere già affrancate per cancellarne l’esistenza.
√ Anche il francobollo da 170 lire della stessa serie, per la visita del presidente in Argentina, aveva una svista geografica – la mancata attribuzione della Terra del Fuoco – che però non fu rilevata perché il governo di Buenos Aires non avanzò alcuna protesta formale.
√ Il Gronchi rosa è il francobollo italiano per antonomasia, al quale fanno istintivamente riferimento anche i profani di filatelia. L’espressione “il Gronchi rosa del …” è comunemente utilizzata nel giornalismo, ma anche in pubblicità e nel gergo colloquiale per indicare rarità.
√ Già tre anni prima dell’emissione, in occasione della visita ufficiale dello scià di Persia in Italia erano stati approntati due francobolli con la legenda Visita di S.M.I. lo Sciahinsciah dell’Iran – Roma ottobre 1958. L’improvviso decesso di Pio XII fece però annullare la visita, e l’emissione. Tuttavia alcuni uffici postali avevano già posto in vendita i francobolli, subito divenuti oggetto di un’accesa speculazione (il prezzo salì fino a diecimila lire), per porre termine alla quale fu deciso di immettere in circolazione tutti gli esemplari. Anche in quel caso – scherzo del destino – bozzettista fu Renato Mura.
√ Roma fu la località dove nell’aprile 1961 fu venduto il maggior numero di Gronchi rosa (20.556) seguita da Milano (10.013) e Genova (7.240). A Enna, Latina, Matera, Nuoro e Taranto non ne fu venduto nessuno e vennero tutti ritirati e restituiti.
√ La più completa raccolta di Gronchi rosa è stata la Collezione Azzurra. Appartenuta a un importante industriale tessile di Milano, nel 2003 è stata affidata alla Bolaffi in vendita per trattativa privata. La presentazione impegnava 32 pagine del catalogo, dove erano esibite le massime rarità relative al francobollo: buste primo giorno, lettere viaggiate in Italia, aerogrammi inviati in Sudamerica e annullati in partenza e in arrivo, con bollo commemorativo, esemplari ricoperti e “scoperti”, destinazioni anomale. Un melange unico e testimonianza insuperabile sul Rosa.