Editto di Milano
Ricorrenza: 1700° anniversario della promulgazione; valore facciale: € 1,90; formato: foglietto; congiunta: con Città del Vaticano; tiratura: 1,5 milioni; dentellatura: 13½x13; bozzettista: a cura dell’Ufficio filatelico del Governatorato della Città del Vaticano e del Poligrafico dello Stato; tipo di stampa: rotocalcografia
La fiera delle diciture assurde
Provate a fermare una decina di persone, tra docenti e discenti, che escono da un liceo e chiedete loro che cos’è l’editto di Milano. Il più fortunato troverà uno che gli darà una risposta tipo “fuocherello”. E qui, avendo a disposizione un intero foglietto, non hanno pensato di aggiungere alcuna spiegazione, solo il fatto che la vignetta riproduce un affresco del 1248 conservato a Roma nell’oratorio di San Silvestro nella basilica dei Santi Quattro Coronati. Il dettaglio che vi figura il santo dell’ultimo dell’anno mentre mostra all’imperatore Costantino un’icona di san Pietro e Paolo, che poteva essere una traccia per l’interpretazione, viene invece accuratamente taciuto. In caratteri cubitali e dorati invece la scritta, postalmente senza significato, che si tratta di un’emissione congiunta, cosa anch’essa misteriosa per i non addetti ai lavori. Dorate anche le diciture istituzionali del francobollo, le quali però risultano illeggibili essendo affondate nel disegno senza alcun artificio per farle emergere. E per fortuna che il bozzetto, elaborato in Vaticano (la cui emissione, per altro, il 5 aprile è rimasta al palo), stando al comunicato-stampa è stato “ottimizzato” dal Poligrafico!
Voto : 4