di Francesco Rismondo |

Cinque valori

Lo skilling-banco era la valuta allora in corso, non decimale (ce ne volevano 48 per formare un riksdaler-banco). Poiché la tassa della lettera semplice era fissata a 4 skilling, i tagli dei francobolli furono da 4, 6, 8 e 24 skilling, nei colori azzurro, grigio, giallo e rosso, tutti corrispondenti a precise tariffe e stampati in tirature variabili da 174.150 (il 24 skilling) sino a 6,6 milioni per il più comune, il 4 skilling. L’emissione era completata dal valore più basso, il 3 skilling verde: questo taglio, che non corrispondeva a nessuna tariffa specifica, era stato realizzato solo per essere d’aiuto nella composizione di affrancature alte e per questo motivo fu stampato nel minore numero di esemplari (solo 91.100) ed è quindi il più raro.

La prima dentellatura

Diversamente dall’uso dell’epoca, come soggetto di tutta la serie non fu scelto il volto del sovrano (allora Oscar I) ma lo stemma araldico nazionale, con le scritte Sverige, frimarke (cioè ‘Svezia, francobollo’) e il valore facciale espresso in lettere. Il disegno e la realizzazione tecnica furono affidati al conte Pehr Ambjörn Sparre, lo stesso che nel 1862 avrebbe ottenuto l’appalto – poi rescisso – per stampare la prima serie di francobolli del nuovo regno d’Italia. Sparre aveva anche ideato una macchina per dentellare, che gli permise di realizzare il primo “numero uno” dentellato al mondo (quotato 9mila euro). La riforma monetaria del 1858 introdusse in Svezia il sistema decimale, introducendo la corona ( composta da 100 öre) al posto del riksdaler (di 48 skilling): la prima emissione uscì quindi di corso.

 Le rarità

La rarità più famosa della prima emissione svedese è il 3 skilling errore di colore – giallo anziché verde – di cui esiste un solo esemplare, venduto nel 1996 per 2 milioni di dollari. Nel Museo postale svedese sono invece conservati altri pezzi importanti, fra i quali una lettera – unica nota – affrancata con un valore da 8 skilling e una quartina del 3 skilling. Nel 2007 un’altra lettera – anche questa pezzo unico – affrancata con una coppia del 3 skilling e un’altra del 24, diretta a Saint Barthelémy (isola delle Antille all’epoca territorio svedese in America) passò di mano per più di 200mila euro.

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