Catalogo Bolaffi 2014: la bussola per il mercato
di Filippo Bolaffi |
Quando ci si trova in mare aperto, nel mezzo di una tempesta, capita di perdere l’orientamento. Ritrovata la calma, si ritraccia la rotta per proseguire la navigazione fino a un porto sicuro. La metafora marinara aiuta a comprendere la situazione contingente della filatelia italiana, che per motivi esogeni – la crisi mondiale – ed endogeni – il basso tasso di rinnovamento dei collezionisti e la congiuntura nazionale – negli ultimi tempi ha subito uno scossone, rendendo necessario un adeguamento dei prezzi di mercato. Ed è questo il proposito del catalogo Bolaffi 2014.
Nella propria ambizione di trasparenza, la nuova versione del catalogo intende definire la corretta situazione del mercato filatelico e, grazie a una formula originale e al supporto offerto dalla multimedialità del web, porsi come la bussola più sicura per fornire le coordinate esatte nella catalogazione e valutazione della propria collezione.
Alla base di tutto una formula algebrica, che definisce la quotazione corretta a seconda della qualità specifica di ogni pezzo. A questa soluzione si è giunti studiando attentamente le dinamiche di mercato di ogni singolo francobollo, serie, e individuando caso per caso il punto di incontro tra domanda e offerta.
Per quanto riguarda la domanda, in alcuni casi si è osservato un drastico calo causato dalla paura per il futuro e dalla minore propensione all’acquisto dei beni cosiddetti voluttuari. Questi fattori hanno portato alla riduzione dei prezzi di alcune serie, che negli anni passati, sull’onda dell’entusiasmo, erano cresciuti più rapidamente. L’elemento più importante che ha portato al radicale cambiamento nella formulazione dei prezzi di quest’edizione non è stato però quello della domanda, bensì dell’offerta.
Bolaffi rivoluziona il criterio di quotazione, sostituendo la precedente formula lineare p = q, che dagli anni Ottanta ha rappresentato in modo costante il rapporto fra p (prezzo) e q (qualità), con l’equazione p=aq2+bq, (dove a e b sono due variabili numeriche), rappresentata graficamente da una curva parabolica. A seconda dei diversi casi, la nuova formula algebrica identifica chiaramente un prezzo diverso per ogni specifico standard qualitativo. Questo è avvenuto perché l’attuale situazione di mercato ha evidenziato soprattutto un’offerta nettamente diversa a seconda della qualità, con conseguente spostamento del punto di pareggio. In generale, il mercato attuale è saturo di esemplari di bassa qualità, mentre quelli di alto livello continuano a scarseggiare. Un esempio: se oggi cento collezionisti volessero uno stesso francobollo e in vendita ce ne fossero altrettanti, tutti verrebbero accontentati a prescindere dalla ricerca di una qualità specifica. Dei cento esemplari offerti, però, circa la metà sono di qualità molto modesta, una quarantina di qualità media, solo dieci di qualità elevata. Con questo esempio si dimostra che non tutti i collezionisti che cercano l’alta qualità possono essere soddisfatti. Per questo motivo il prezzo non è più una funzione lineare della qualità, ma diventa un “prezzo parabolico”.
Nei casi più clamorosi si verifica addirittura una penalizzazione rispetto al passato di tutti gli esemplari la cui qualità si ponga sotto la soglia del cento per cento; in altri la nuova formula comporta un incremento dei prezzi degli esemplari di qualità medio-alta e un abbassamento per quelli di qualità più bassa. Per ogni francobollo ed emissione sono state identificate equazioni specifiche, che a livello macro possono essere suddivise in specifiche curve tipologiche. Una buona notizia, per chiudere: nel catalogo Bolaffi 2014 ci sono anche casi di francobolli i cui prezzi sono saliti a prescindere dalla qualità, semplicemente perché la domanda è superiore all’offerta. Per questo motivo si è proceduto contemporaneamente a mantenere l’equazione lineare p = q e ad aumentare la quotazione della qualità cento per cento rispetto all’anno passato.