La tariffa della lettera potrebbe aumentare fino a 95 centesimi. 150 anni fa era 15 centesimi di lira

di Bruno Crevato-Selvaggi |

Il 24 dicembre scorso l’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha reso nota la decisione di permettere a Poste italiane di aumentare la tariffa della lettera semplice fino a 95 centesimi entro il 2016. Oggi la tariffa è di 70 centesimi, ed è così dall’inizio del 2013. Diversamente dagli allarmismi innescati da numerose testate della stampa generalista, la decisione dell’Agcom non significa l’automatico aumento fino a quell’importo (che infatti non si è verificato) ma solo una possibilità a disposizione di Poste.

È verosimile presumere che Poste se ne avvarrà, ma l’autorità ha comunque fissato regole piuttosto rigide: l’aumento non potrà essere effettuato in una sola volta, ma ci dovranno essere almeno due tappe, ciascuna non superiore al 60% dell’incremento complessivo, e ciascuna della durata di almeno un anno. Inoltre, Poste non potrà informare gli utenti il giorno stesso o pochi giorni prima, ma dovrà farlo con almeno un mese di anticipo.

In pratica, poiché l’incremento complessivo sarà di 25 centesimi (di cui il 60 per cento è 15), la prima variazione – che Poste dovrà rendere nota almeno 30 giorni prima – potrà portare la tariffa fino a un massimo di 85 centesimi e non potrà verificarsi prima di metà febbraio. Potrebbe poi esserci un secondo aumento, di altri 10 centesimi, che Poste non potrà mettere in atto prima di un anno dal primo. Poste potrebbe naturalmente scegliere anche un aumento diverso, come 80 e poi 95, oppure tre variazioni.

L’azienda guidata da Massimo Sarmi non ha ancora fatto sapere se e come si avvarrà di questa facoltà. Se le variazioni saranno due, saranno esattamente la trentanovesima e la quarantesima nella lunga storia della tariffa delle lettere per l’interno. Una storia iniziata nel 1863 con la tariffa da 25 centesimi di lira. Per quasi tutte, furono emessi nuovi francobolli.

1863-2016. Come cambia la tariffa

Leggi il resto dell’articolo in edicola o abbonandoti a condizioni vantaggiose >

Eurolettera…

Il costo di una lettera semplice (che ovunque è di 20 grammi) registra molte variazioni all’interno dell’Eurozona, cioè dei paesi dell’Unione europea che adottano l’euro come propria valuta. La maggior parte delle amministrazioni postali hanno abbandonato la distinzione fra posta di prima e seconda classe, adottando una tariffa unica. In alcuni paesi, non riportati in questa tabella semplificata, il corriere ordinario esiste ancora, ma a condizioni diverse e particolari. Il nuovo anno è stata l’occasione per qualche amministrazione di un aumento tariffario: queste le tariffe nell’eurozona dal 1° gennaio 2014. L’Italia si piazza nella parte alta della classifica.

Eurozona: le tariffe dal 1 gennaio 2014

Leggi il resto dell’articolo in edicola o abbonandoti a condizioni vantaggiose >

Commenti