Segretamente massoni Pubblicamente emessi
DI CLAUDIO BACCARIN |
Nel 2005, anno del bicentenario del Grande Oriente d’Italia – la più grande comunità massonica italiana, sulla cui home page del sito web stupisce trovare in evidenza la voce filatelia – la massoneria rischiò di vedersi celebrata da un francobollo tricolore. Alla faccia della segretezza… L’emissione – come riferì Umberto D’Arrò (IC 1.05 p. 38) – fu approvata dalla Consulta filatelica nella seduta del 29 novembre 2004, poi però non se ne fece nulla e i motivi non furono resi noti. Nell’album filatelico italiano non mancano però francobolli dedicati a personaggi legati a filo doppio a squadra e compasso, simboli dell’associazione. Da Goffredo Mameli, effigiato nel 1948 e nel 1999, all’italiano più dentellato (sovrani esclusi), Giuseppe Garibaldi, che fu salutato «primo libero muratore italiano». Secondo un elenco stilato dal Corriere della sera, era massone anche Johann Wolfgang Goethe, iniziato nella notte di San Giovanni del 1780: a lui, tedesco, l’Italia ha tributato un omaggio filatelico nel 1999. Come molti intellettuali dell’epoca, era un affiliato anche Ugo Foscolo, dentellato nel 1932 e nel 1979. Al numero 63 dell’elenco del Tableau des membres de la respectable loge de la Victoire à l’Orient de Naples appare, in data 27 agosto 1782, il drammaturgo astigiano Vittorio Alfieri, celebrato dalla filatelia tricolore nel 1923, 1949 e 2003. Nella commedia Le donne curiose Carlo Goldoni (commemorato nel 1977 e 1993) mette in scena alcuni aspetti di una loggia massonica legata al sistema inglese, anche se recentemente lo storico Piero Del Negro ha escluso che esistano prove di una sua possibile affiliazione. Nell’Edizione nazionale delle opere di Giosuè Carducci, datata 1940, si afferma che il poeta – dentellato nel 1932, 1957 e 2007 – era iscritto alla loggia Felsinea di Bologna. Sarebbe invece il testamento massonico di Giovanni Pascoli (cui sono stati dedicati quattro francobolli tricolori nel 1955, 1962 e 2012) quello che il Grande Oriente d’Italia ha acquistato a un’asta di manoscritti storici della casa Bloomsbury: Pascoli fu iniziato il 22 settembre 1882 nella loggia Rizzoli di Bologna. Nella loggia Lemmi di Roma, nel 1923, venne invece accolto Enrico Fermi, Nobel per la fisica nel 1938, citato nell’album italiano nel 1967 e 2001. Non va dimenticato neppure Antonio Meucci, inventore del telefono, dentellato nel 1965, 1978 e 2003. Alla Gran loggia degli Alam (Antichi liberi accettati muratori) avrebbero aderito anche gli attori Carlo Dapporto (dentellato nel 2011), Aldo Fabrizi (nel 1996) e Totò, al secolo Antonio de Curtis (ritratto nel 1995), che proprio sul simbolo massonico della livella ha incentrato una delle sue più note poesie.