Da Berlino e dalle monete un esempio per la filatelia
di Filippo Bolaffi
Dal 30 gennaio al 1° febbraio si è tenuta a Berlino la quarantaquattresima edizione del World Money Fair. Un successone. Nei tre giorni di svolgimento la fiera è stata frequentata da oltre 13mila visitatori paganti (sì, paganti! il biglietto base costava 9 euro, 16 quello comprensivo di tutti gli eventi). Il giro d’affari complessivo è stato di decine di milioni di euro.
Anche dopo il 2014, annus horribilis per la numismatica, che in Germania ha segnato una battuta d’arresto (anche a causa dell’innalzamento dell’iva sulle monete da collezione dal 7 al 19 per cento), la fiera di Berlino si è confermata un evento a cui tutti gli operatori del mondo non hanno voluto mancare: anche senza aver prenotato uno stand, hanno partecipato per incontrare gli altri, per “scrutare” l’orizzonte e… perché al World Money Fairbisgona esserci.
Fra i motivi che hanno trasformato questa manifestazione nella più importante fiera numismatica del mondo una formula organizzativa speciale e unica, che in quarantaquattro anni di svolgimento (prima a Basilea e poi a Berlino) ha saputo rinnovarsi e recepire le novità del mercato.
World Money Fair è un grande convegno commerciale, a cui partecipano oltre duecento stand di operatori e a cui garantiscono la propria presenza istituzionale decine di zecche e autorità emittenti che colgono l’occasione dell’inizio d’anno per presentare i nuovi programmi e le nuove emissioni.
Ci sono poi i grandi distributori e i produttori di macchinari e accessori (dalla stampa al packaging, dai dispositivi di sicurezza, ai pantografi). È abbinata una vendita all’asta di grande richiamo internazionale organizzata da una casa d prestigiosa, che da anni fa vanto di affiancare il proprio nome all’appuntamento berlinese.
C’è un evento stampa – media forum – organizzato specificamente per fornire ai giornalisti informazioni in anteprima, e uno simile ma su argomenti tecnici per gli operatori del settore.
Ci sono momenti di ritrovo di associazioni nazionali e mondiali. Ci sono premiazioni, eventi solo su invito, cene di gala e spettacoli folcloristici.
La manifestazione si svolge a Berlino est, nel più grande hotel della Germania, dotato di elevati standard qualitativi, sotto una regia organizzativa impeccabile, gestita da una società che fa quello di mestiere. Nonostante non sia la location più “sexy” e comoda della capitale, l’evento collezionistico non delude mai.
Rispetto al collezionismo numismatico, quello filatelico muove numeri più grandi. Rispetto al valore fisico della moneta, il francobollo ha molti altri argomenti convincenti da opporre.
Mutuando alcuni ingredienti vincenti della ricetta berlinese, si potrebbe ipotizzare un World Stamp Fair in Italia. Un evento catalizzatore per i collezionisti italiani e stranieri. Un must per gli operatori del settore. La fantasia, l’estro, lo stile, la propensione all’accoglienza sono sempre state caratteristiche più italica che germanica. O no?