Anche i francobolli nel cv del guru della finanza
di Giulia Ortis
«La filatelia stimola l’attenzione, la precisione e la capacità di riuscire a vedere il quadro complessivo nel suo insieme, quando gli altri si fermano ai dettagli»
Per le sue capacità previsionali in ambito finanziario, Warren Buffett, nato a Omaha, nel Nebraska, è soprannominato l’oracolo di Omaha. A 84 anni è considerato l’investitore statunitense di più grande successo del ventesimo secolo e una delle persone più ricche del mondo, con un patrimonio stimato dalla rivista Forbes circa 72,6 miliardi di dollari. Niente male, per uno che per muoversi usa i mezzi pubblici, risponde personalmente al telefono, vive ancora nella stessa abitazione acquistata nel 1957 e nel tempo libero suona l’ukulele per gli amici e che ha alla base dell’alimentazione l’assunzione di cinque lattine di Coca-Cola al giorno. Fra gli aneddoti che sono fioriti sul suo conto c’è anche quello – per la verità poco edificante – secondo cui nel 1957 il futuro tycoon avrebbe consigliato al partner Tom Knapp di investire 25mila dollari per fare incetta delle rimanenze del francobollo statunitense di posta aerea da 4 centesimi Blue Eagle poco prima che venisse ritirato dalla circolazione, per specularci (ignorando che ne erano già stati immessi sul mercato ingenti quantitativi), salvo poi dover usare quei francobolli per affrancare la corrispondenza ancora dieci anni dopo…Nel mondo della finanza in molti cercano di imitare le sue scelte e le sue linee ispiratrici, ma quello che è ritenuto il più abile value investor di sempre e uno dei più grandi filantropi (nel solo 2006 ha versato 37 miliardi di dollari a favore delle popolazioni del Terzo mondo e ha già disposto che alla morte il 99 per cento del suo patrimonio sarà diviso fra fondazioni benefiche) ha confessato di non aver mai dubitato, neppure per un istante, che sarebbe diventato ricco e che il suo intuito finanziario proviene anche dall’impostazione analitica acquisita grazie all’interesse giovanile per i francobolli.