Sophie Ellis-Bextor filatelista senza saperlo
di Giulia Ortis
«Mi ci è voluto del tempo per capire che, sì, io sono una collezionista. In realtà compro, compro, compro e non lascio mai le cose a metà. Solo con il tempo mi sono accorta di quanti pezzi ho messo da parte». Non te l’aspetteresti una frase simile da un’icona sexy del rock alternativo. Ma chi ha detto che musica e francobolli non vadano d’accordo? Anche il chitarrista dei Rolling Stones Ronnie Wood, del resto, ama trascorrere del tempo con i francobolli (IC 3.15 p. 57). Sophie Ellis-Bextor, cantante britannica classe 1979, ha debuttato sul palcoscenico quando aveva solo sei anni e ora ha al suo attivo cinque album e fama mondiale (in Italia è nota per aver collaborato con il dj Spiller alla canzone Groovejet. If this ain’t love). Alla stessa età si è avvicinata ai francobolli, spinta dal nonno paterno e dal bisnonno materno, che le mostravano i loro album di francobolli antichi, le spiegavano le immagini, le raccontavano storie, suggerendole che un giorno avrebbero potuto avere valore finanziario… «E io fantasticavo sul fatto che se avessi trovato il francobollo giusto, sarei diventata molto ricca», ha raccontato in un’intervista al Guardian. Con il tempo i francobolli le sono sembrati troppo seri e li ha accantonati per dedicarsi alle collezioni di cartoline e manifesti degli anni Cinquanta e Sessanta e alle bambole. Ma solo temporaneamente. «So che collezionare francobolli non è molto rock’n’ roll, ma io ho davvero una grande collezione», ha raccontato all’Independent. «La filatelia ti porta ovunque, collezionare deve essere divertente, e per questo porto questa passione nella mia vita di ogni giorno. Alcune donne collezionano scarpe e vestiti. Io francobolli. E il mio modo di essere è molto meno convenzionale del loro», ha dichiarato alla BBC in occasione del lancio del suo ultimo album, Wanderlust, ‘amore per i viaggi’. E chissà che nella scelta del titolo non c’entrino anche i suoi amati francobolli…