Tutti rimandati a ottobre
di Domitilla D’Angelo
Manca ancora la definizione di una linea di intervento ma, ascoltate le richieste e accolti gli stimoli, il rappresentante del governo ha dato appuntamento a Italiafil
In settanta, fra commercianti, collezionisti e giornalisti, hanno accolto l’invito del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli di incontrarsi il 12 maggio a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, per «acquisire spunti utili per una strategia di rilancio del francobollo». Alla fine, dopo tre ore di incontro, gli stati generali della filatelia – come sono stati chiamati – sono approdati alla formulazione di una formula che possa «avvicinare nuove fasce di cittadini al francobollo, voce nobile, importante per le istituzioni e lo stato, fatto culturale e insieme ricordo», secondo le parole di Giacomelli. Il rappresentante del governo ha però espresso ampia disponibilità a modificare e razionalizzare, per esempio, le norme che oggi regolano il processo di emissione dei francobolli; fissare un numero massimo di emissioni annue e di integrazioni, cercando di limitarle; pensare meglio i soggetti celebrati; coinvolgere artisti di spicco nei processi creativi; rendere la presentazione di ogni francobollo nuovo un evento che faccia parlare, grazie anche alla partecipazione di personaggi popolari («perché non un Roberto Benigni per un dentello dedicato al mondo del cinema?»); istituire un filone tematico che ben rappresenti l’Italia, coinvolgendo nella scelta il Mibact; immaginare, infine, francobolli rivolti ai ragazzi (sempre che siano effettivamente proprio loro il pubblico cui indirizzarsi), magari con gli eroi delle storie di Walt Disney o, vista la recente apertura a celebrare personaggi viventi, «intrecciare la filatelia alla vita quotidiana», dentellando un Nobel, il già citato Valentino Rossi o, chissà, «un famosissimo gruppo musicale italiano attivo da 50 anni…».
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