Charles Duke
Persone famose che – non te l’aspetteresti – invece parlano di francobolli
di Giulia Ortis
Come membro dell’equipaggio dell’Apollo 16 nell’aprile 1972 Charles Duke è stato il decimo e il più giovane uomo a camminare sulla Luna. Ma era famoso già prima della missione: era sua infatti la voce di appoggio da Houston durante l’avventura dell’Apollo 11 e le sue parole, pronunciate con imperturbabile accento del sud, «Tranquillity, vi vediamo al suolo. Avete fatto diventare blu un
bel gruppo di ragazzi. Ora ricominciamo a respirare. Grazie mille!» fecero il giro del mondo. Oggi Duke è un generale di brigata in pensione dell’Aeronautica militare degli Stati Uniti. Il 5 maggio è intervenuto a Torino alla conferenza Ritorno alla Luna e oltre per ricordare la sua passeggiata di 45 anni fa.
Durante la missione portammo a bordo 25 buste, conservate dentro un contenitore dedicato. Io ne firmai alcune, il comandante Young nessuna. Esistono cosmogrammi dell’Apollo 16 fi rmati da tutti i membri dell’equipaggio, da me, Mattingly e anche Young, ma non volarono mai e furono fi rmati solo dopo il ritorno sulla Terra o successivamente, nei vari spacefest o autografi ka che si sono tenuti in giro per il mondo. Le buste volate invece hanno la dicitura flown aboard e la numerazione. Anche per una certa ritrosia del comandante Young, fra le missioni Apollo la nostra fu quella con il minor numero di lettere, ad eccezione dell’Apollo 17, che non ne imbarcò nessuna.
(Charles Duke, astronauta statunitense e moon walker dell’Apollo 16, a margine della conferenza Ritorno alla Luna e oltre 5 maggio 2017, Reale Cavallerizza, Torino)
Si ringraziano Attilio Ferrari (Infi ni.To) e Mario Cerrato (Adaa) per la preziosa collaborazione