Peppa Pig: una puntata sui francobolli
Persone e personaggi famosi che – non te l’aspetteresti – e invece parlano di filatelia.
Di Giulia Ortis
«I miei francobolli non si possono leccare e attaccare a una cartolina, Peppa. Li ho comprati solo per collezionarli e ammirarli». Nell’ultima puntata della quinta stagione di Peppa Pig, la numero 264, non manca proprio nulla: c’è il nonno filatelista attorniato dai nipoti curiosi, l’album di francobolli da collezione, l’esemplare raro, la nonna contrariata per gli acquisti costosi del marito (!), la cartolina da scrivere, i francobolli per affrancatura, il postino, la buca delle lettere e il consueto finale, con tutta la famiglia che si cappotta dalle risate pancia all’aria…
Peppa Pig è la serie animata britannica diretta e prodotta da Astley Baker Davie, pensata per i bambini in età prescolare. Ha esordito nel 2004 e da allora è stata tradotta in 40 lingue e trasmessa in oltre 180 paesi del mondo con un inesauribile successo di pubblico e la creazione di oggetti di merchandise e parchi tematici dedicati. Le vicende delle brevi puntate (cinque minuti l’una) ruotano attorno alla vita quotidiana di Peppa, una piccola maialina dalle caratteristiche umane, e alla sua famiglia. In Italia la serie è trasmessa su Rai Yo Yo e sul canale satellitare Disney Junior.
Forte di questi numeri importanti, l’episodio Francobolli, perfetto nella costruzione narrativa, inappuntabile nella terminologia pur semplificata, sembra confezionato apposta per stimolare i milioni di bambini appassionati della maialina a scrivere cartoline e collezionare francobolli. E chissà che anche altri eroi dei più giovani – Winx, Paw Patrol e colleghi – possano trasformarsi in testimonial della filatelia. Di testimonial carismatici i francobolli hanno proprio bisogno.