I mondiali di Dorothea
di Claudio Baccarin
Saranno ricordati come i mondiali di Dorothea Wierer. È lei, la campionessa azzurra di Anterselva (dove nel 2026 si disputeranno le Olimpiadi), la regina del biathlon. Sulla pista di casa, domenica 17 febbraio, la bella atleta altoatesina, ventinovenne, si è imposta nella specialità dell’inseguimento; ha poi concesso il bis martedì 19, regalandosi la medaglia… “doro” dell’individuale.
Ovviamente sul francobollo emesso il 12 febbraio in mezzo milione di esemplari il volto di Dorothea Wierer non c’è.
Ma va detto che, per una singolare coincidenza, al centro del bozzetto che illustra questa disciplina, articolata tra sci di fondo e tiro a segno con la carabina, c’è un atleta vestito d’azzurro che reca il pettorale 7. Guarda caso, proprio 7, il numero di gara della Wierer nella competizione che le ha regalato il primo oro. E poi, a voler giocare ancora con la cabala, affiancando la seconda cifra, il 5, del pettorale dello sciatore a sinistra (95) al 7 dell’atleta al centro, si ottiene il 57 che la Wierer ha portato sul gradino più alto del podio al termine dell’individuale.
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