I fortunati clienti del droghiere Herr
Due lettere importanti, un unico mittente: il droghiere Herr di Ginevra
di Marco De Mattei
Oggi valgono alcune centinaia di euro ognuna, ma allora – era il 1852 – chi le imbucò pagò solo la tariffa postale, e neppure intera.
Una delle due buste, quella spedita il 14 ottobre da Ginevra e diretta a Bulle (Friburgo), reca tre francobolli da 5 centesimi con i colori rosso e nero caratteristici della posta locale di Neuchâtel e rappresenta la più alta affrancatura oggi nota per questo valore.
La più alta affrancatura del 5 centesimi di Neuchatel
L’altra, inviata da Ginevra il 1° maggio a Moûtiers, è l’unica lettera che da un cantone elvetico giunse nei domini di Vittorio Emanuele II affrancata con un’emissione sabauda, il 40 centesimi rosa della prima emissione del regno di Sardegna. Allora l’anomalia del francobollo sardo spedito dalla Svizzera non fu colta: dopo aver imperturbabilmente annullato l’esemplare con bollo romboidale di Ginevra, gli impiegati postali inoltrarono la lettera via de S. Julien, come attesta il bollo. Gli stessi impiegati rilevarono invece un’irregolarità tariffaria – rispetto a Ginevra Moûtiers si trovava oltre il raggio limitrofo di 30 chilometri – e la segnalarono con un’annotazione manoscritta e con un timbro a cartella in inchiostro rosso Timbre insuffisant assoggettando il documento a una tassazione supplementare di 4 decimi di lira.
L’unica busta inviata dalla Svizzera con affrancatura sarda
I due preziosi documenti filatelici – il 1° giugno la lettera con i tre esemplari di Neuchâtel ha realizzato all’asta 374.000 franchi svizzeri, l’equivalente di 264 mila euro – sono accomunati dal mittente, il signor Herr, droghiere di Ginevra. Un droghiere intelligente, attento al potenziale pubblicitario insito nella comunicazione postale; un droghiere a cui premeva a far conoscere la propria attività professionale, tanto da apporre sulla corrispondenza, in alto a sinistra, un bollo con l’indicazione Ed. Herr Droguiste Genève, precisa e graficamente raffinata.
Due delle decine, forse centinaia di lettere che nel corso della sua vita professionale Herr spedì a clienti e fornitori valgono un tesoro: un bell’omaggio che il droghiere Herr ha fatto alla filatelia.
Chissà – viene da chiedersi – se altre fortunate combinazioni filateliche da lui inviate giacciono impolverate in qualche archivio ancora inesplorato.
