Tre Isabelle azzurre
di Giordano Cracco
La prima emissione spagnola è del 1° gennaio 1850: quattro valori, con nominali espressi in reales o cuartos e l’effigie della regina Isabella II dentro una cornice rettangolare. Aveva una particolarità: la legenda riportava l’anno, perché era prevista una nuova emissione annuale, come puntualmente avvenne fino al 1856. Nel 1851 il disegno cambiò: il profilo della sovrana era inserito in un ovale e dei sei valori (6 e 12 cuartos, 2, 5, 6 e 10 reales) il 2 reales era previsto in rosso, il 6 in azzurro. Durante la stampa di una provvista, un cliché del 2 fu accidentalmente inserito nella tavola che si stava allestendo per il 6, e una limitata tiratura del 2 fu stampata in azzurro anziché in rosso: un errore di colore, forse la più classica delle varietà in filatelia, molto appariscente e di indubbio fascino, di cui sono noti solo tre esemplari, tutti usati (uno è una coppia).
Il primo 2 reales azzurro fu scoperto in Gran Bretagna, dentro un lotto di francobolli provenienti dalla Spagna. Nel 1868 la Alfred Smith & Co. lo vendette per 5 sterline e 5 scellini a William Westoby (1815-1899), facoltoso collezionista britannico, il cui nome compare nel Roll of distinguished philatelists, la pergamena firmata dai notabili della filatelia. Nel 1884 gran parte della collezione Westoby – fra cui il 2 reales – fu acquistata dall’imprenditore, politico, asso del cricket Thomas Tapling (1855-1891), e nel 1891, alla sua morte, il francobollo fu donato con tutta la collezione al British Museum di Londra. Ora si trova alla British Library, dove la collezione è stata trasferita nel 1973. A una osservazione affrettata sembra nuovo, perché nell’Ottocento, durante un esame per valutarne l’autenticità, fu bollito e il trattamento cancellò quasi del tutto l’inchiostro dell’annullo, di cui rimane una lieve traccia nella parte superiore e nell’angolo inferiore destro.
L’altro esemplare sciolto entrò nella collezione di Philipp Ferrari de La Renotière (1850-1917) e dopo la guerra fu venduto in una delle aste che dispersero la sua gigantesca collezione, quella del 1924. Lo acquistò l’industriale americano Arthur Hind (1856-1933) per 1.830 sterline, e, alla sua morte, il collezionista spagnolo Miguel Bonastre fece un affare comprandolo dalla Harmers per sole 950 sterline nel 1935. Il francobollo ricomparve in asta nel 1958, quando la casa belga Willy Balasse lo aggiudicò per 620mila franchi belgi al milionario John Dupont (1938-2010). Balasse lo rimise in vendita nel 1974, realizzando dalla vendita a un collezionista spagnolo 67mila sterline. In Spagna il francobollo cambiò ancora di mano: prima entrò nella collezione di Antoni Perpina-Sebriao, e nel 1990 di un acquirente anonimo che lo acquistò dalla casa d’aste di Barcellona Galeria Filatelica per 450mila dollari. Da allora se ne sono perse le tracce.
Nel 1899 fu scoperta una coppia verticale usata: sopra il 2 reales, sotto il 6. L’annullo è abbastanza deturpante, ma la parola dos (‘due’) si legge nitidamente nel nastro superiore del francobollo. Il primo proprietario noto è lo spagnolo Francisco Misfut, che nel 1899 la vendette ad Antonio Vives, che a sua volta la rivendette a Ferrari. La coppia fu proposta nell’asta del 1922 e anche questa volta se la aggiudicò Arthur Hind, pagandola 2.396 sterline. Nella successiva vendita del 1935 realizzò 2.200 sterline, acquistata da Johan Ramberg, per diventare poi proprietà di re Carol di Romania e nel 1950 del tedesco René Berlingen. Re Carol, Ramberg e Berlingen erano appassionati di errori di colore e, insieme alla coppia del 2 reales, avevano acquistato anche il 3 skilling di Svezia giallo (invece che verde). Nel 1964 la coppia arrivò nelle mani del commerciante e collezionista spagnolo Manolo Galvez, che la pagò 21mila dollari. Oggi dovrebbe ancora essere in possesso dei suoi eredi.