Posta di Natale tra le rive del fiordo
di Fabio Vaccarezza |
Nel gennaio del 2000 sulla rivista inglese The Cinderella Philatelist fu pubblicato un annuncio particolare. I lettori erano invitati a fornire informazioni utili a identificare il francobollo che era riprodotto; in palio c’era anche un premio. Pochi gli indizi: l’emissione ritraeva, stilizzato, un rapace, il falco islandese; il valore facciale in aur (sottomultiplo della corona) sembrava ricondurre all’Islanda, e la dicitura che sormontava la vignetta indicava un legame con la festività del Natale: jolamerki significa infatti ‘etichetta natalizia’. Più misteriose suonavano però la legenda Önfird e la sigla Umf, e difficile era anche la collocazione temporale dell’emissione. A svelare il busillis, accompagnando l’identificazione anche con interessanti approfondimenti filatelici, fu l’esperto scandinavo Leif Bergman.
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