DI SIMONE BERTELEGNI |

I Mondiali in Brasile, terra di uno dei due contendenti al titolo, ripropongono l’annoso quesito: chi è il più grande calciatore di sempre, Pelé o Maradona? Ciascuno dei due, senza falsa modestia, ha indicato ripetutamente se stesso. I tifosi si dividono. Pelé era senza dubbio più veloce e completo: gran colpitore di testa e ambidestro, mentre el pibe de oro la gamba destra la usava solo per camminare; ma Maradona può vantarsi di essersi fatto valere nei campionati europei, più competitivi di quelli brasiliani in cui ha giocato o rei. Entrambi hanno conquistato coppe, stadi e… dentelli, con numerose emissioni dai Caraibi all’Africa, allo Yemen, passando ovviamente per le rispettive madrepatrie: suggestiva l’emissione del Brasile nel 1969 per il millesimo gol di Pelé, emblematico il foglietto dell’Argentina dedicato nel 1986 al “gol del secolo”, la rete segnata dal pibe all’Inghilterra ai mondiali di quell’anno dopo una cavalcata solitaria di 60 metri e una serie di dribbling ubriacanti (portiere avversario incluso). Nessun francobollo affianca i due assi, che nella vita si detestano e, se possono, si evitano.

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