Il Sole nero
di Renato Dicati
Il 20 marzo alle 9.30 guardate il cielo: se sarà sereno, vedrete il Sole diventare nero . L’eclissi dovuta al passaggio della Luna tra la Terra e il disco solare sarà visibile in Europa, Nordafrica e Russia. In Italia, dove la porzione di Sole eclissata varierà tra il 65 per cento visibile in Alto Adige il 40 per cento in Sicilia, il fenomeno risulterà più evidente nelle regioni settentrionali. Nella fascia compresa tra Islanda e Scozia fino al Polo, attraverso gli arcipelaghi delle Faroer e delle Svalbard, il Sole sarà completamente eclissato. Qui, nei pochi minuti di buio totale, si potranno osservare tutti i fenomeni che fanno di un’eclissi solare uno dei fenomeni naturali più emozionanti: la cromosfera e le protuberanze , l’anello di diamante, la corona. L’improvvisa e quasi surreale oscurità consentirà anche di vedere le stelle più brillanti e pianeti come Venere, Marte e Mercurio. L’eclissi di Sole è un fenomeno astronomico piuttosto frequente che interessa tutte le regioni della Terra e per questo i francobolli e i foglietti dedicati sono centinaia (solo nel 1999 per la famosa Eclissi del millennio sono uscite decine di emissioni).
Il primo francobollo del mondo che mostra un’eclissi è stato emesso dal Messico nel 1942. Curiosamente non è nato per commemorare un’eclissi specifica, ma l’inaugurazione dell’osservatorio di Tonanzintla: riproduce il Sole eclissato e la sua corona in una foto che sarebbe stata scattata in occasione dell’eclissi del 19 giugno 1936. La prima eclissi documentata “volontariamente” su francobollo è invece quella del 15 febbraio 1961, l’ultima eclissi totale di Sole visibile dal nostro paese. Allora l’Italia, ma neppure San Marino e Vaticano, non emisero alcun francobollo (la nostra prossima occasione sarà nel 2081, quando si verificherà una nuova eclisse totale visibile dalla Penisola); l’evento fu invece ricordato dalla poste rumene con due francobolli che mostrano il Sole eclissato nel cielo di Bucarest.
L’abitudine di dentellare eclissi divenne più frequente dopo quella del 15 maggio 1965, ripresa su due francobolli delle isole Cook da quell’anno tutte le grandi eclissi sono sempre state accompagnate da qualche francobollo. Anche se nelle cartevalori predominano le eclissi totali, non manca qualche esemplare dedicato a eclissi parziali
o anulari, che si verificano quando la Luna, alla massima distanza dalla Terra, non copre completamente il disco solare e lascia visibile un sottile anello luminoso. Alcuni francobolli propongono contenuti scientifici, come il foglietto bulgaro del 1999 FOTO 10: in primo piano, accanto alla corona solare, è rappresentata la zona d’oscurità tracciata sulla regione balcanica dall’eclissi dell’11 agosto, con l’indicazione del punto in cui il fenomeno si verificò con la massima intensità (il cerchietto rosso): l’ora, la durata e l’altezza del Sole; sullo sfondo è riprodotta una mappa delle eclissi del secolo scorso, mentre fanno da contorno tre antiche rappresentazioni artistiche del fenomeno. Qualche volta le amministrazioni postali sono incappate in svarioni, come le Maldive nei due foglietti del 1999, cha hanno utilizzato impropriamente i termini “primo, secondo, terzo e quarto contatto”, che per gli astronomi hanno un significato non conforme alle vignette corrispondenti.
Cuiriosità. Tra i francobolli più particolari emessi sul tema, quelli della Repubblica centrafricana che ricordano l’eclissi africana del 1973, con il Concorde che volò nel cono d’ombra per tutta la durata dell’evento, e il foglietto della Romania con Luciano Pavarotti al concerto di Bucarest dedicato all’Eclissi del millennio.
Quanto vale. La collezione completa dei francobolli dedicati alle eclissi, composta da un centinaio di emissioni, costa alcune centinaia di euro. Gli esemplari più costosi (una decina di euro) sono quelli con ologramma emessi nel 1998 dalle Antille Olandesi.