Toscana piglia tutto
di Claudio Baccarin
Svista imperdonabile, errore ingiustificabile. Possibile che al Mise nessuno si sia accorto che nel 2016 si celebrano i 60 anni dal penultimo scudetto della Fiorentina di Sarti, Montuori e Juilinho, che dominò il campionato 1955-56 con dodici punti di vantaggio sul Milan e quattordici su Inter e Lazio? Una bandella gigliata avrebbe di sicuro impreziosito il foglietto per la Juventus pentacampione. Per fortuna, nel corso del 2016, Firenze e la Toscana hanno ricevuto un doveroso tributo filatelico in molti altri campi dello scibile umano. Anzi, più che uno, undici. Che poi, su cinquantacinque emissioni complessive, è una bella performance. La regione pigliatutto ha messo i ferri… in Arno già alla fine di gennaio quando sono stati ricordati i 150 della Nuova Antologia. Per il bis sono bastate due settimane di attesa: Burlamacco e Ondina hanno immortalato il Carnevale di Viareggio, nato nel 1873. Il 19 febbraio è stato il turno dell’ospedale Pediatrico Meyer, forse l’emissione più toccante dell’annata, anche grazie al bozzetto di Tullio Pericoli. Poi però al Mise la toscanità è tracimata. Ecco allora, l’11 aprile, un valore dedicato al Carmignano docg nel foglietto dei vini emesso in occasione di Vinitaly. E naturalmente c’è piazza della Signoria, a Firenze (con francobollo B zona3 50 grammi) nella nuova serie ordinaria forever. Quasi a ribadire l’importanza del Carmignano dogc, spunta come un fungo, il 24 settembre, l’imperdibile valore chiamato a celebrare il bando del Granducato di Toscana “sopra la dichiarazione de confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno”. Prosit! Nell’elenco delle emissioni targate 2016 – e in pieno dibattito sul referendum – non poteva certo mancare Piero Calamandrei, deputato alla Costituente, scomparso a Firenze giusto sessant’anni fa. Non c’è invece nemmeno la giustificazione dell’anniversario nell’emissione dedicata al biscottificio Antonio Mattei di Prato, sorto nel 1858 e apprezzato per i suoi cantuccini alle mandorle. Forse il fatto che gli sia stato trovato un … cantuccio nel programma si deve al membro della Consulta filatelica Giuseppe Prioreschi, medico di base a Prato e revisore dei conti dell’Ordine dei medici nella stessa provincia. Ma la Toscanapigliatutto ha altri assi da giocare: il 28 ottobre sarà la volta di Lucca Comics (e almeno stavolta siamo alla cinquantesima edizione); il 4 novembre toccherà agli Angeli del fango, a mezzo secolo dall’alluvione di Firenze del 1966. Infine, il 27 dicembre, la sarabanda 2016 verrà chiusa dal gesuita, geografo ed astronomo Leonardo Ximenes, cui è intitolato l’osservatorio Ximeniano di Firenze. Scorpacciata finita. Ma chi ci garantisce che l’anno prossimo non venga deciso un valore per il 25° dell’istituzione della Provincia di Prato?